Conftrasporto-Confcommercio: “Brennero, no al dosaggio dei TIR. Lede la libera circolazione delle merci sancita dall’UE”

12 Febbraio 2019 TUTTE LE CIRCOLARI

Lo dice perfino l’assessore alla Mobilità della Provincia autonoma di Bolzano, Daniel Alfreide, in un’intervista al Corriere dell’Alto Adige: il dosaggio dei Tir al Brennero crea solo criticità”.

Il vicepresidente nazionale di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè torna sulla questione del valico alpino, al centro dell’incontro di venerdì scorso tra il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e i colleghi tirolesi e trentini dopo i problemi sulla A22 per la  nevicata dei giorni precedenti.

Lo fa per ribadire la contrarietà di Conftrasporto e dell’associata Federazione degli autotrasportatori (Fai) a ogni forma di limitazione alla circolazione delle merci. Lo fa a ragion veduta: “Il trattato costituente dell’Unione europea vieta di porre ostacoli alla circolazione delle merci, oltre che delle persone – spiega Uggè – Tutte le sentenze emesse dalle istituzioni europee hanno dato torto all’Austria, che invece continua a porre limiti, con divieti, pedaggi e, adesso, con la proposta dell’8 febbraio di attuare ulteriori dosaggi del traffico pesante”.

L’Europa si è espressa più volte a sfavore di queste misure. Lo fece già nel 2004, quando bocciò sonoramente il sistema degli eco-punti – aggiunge il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio – Lo ha fatto anche recentemente, con le dichiarazioni della commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc, che ha ribadito il principio della libera circolazione delle merci in Ue ‘strigliando’ l’Austria per i divieti imposti”.

Il dosaggio dei mezzi pesanti è una follia e, prima ancora, un controsenso: distribuire il traffico in 5 giornate anziché in 7, non fa che concentrarne la consistenza diminuendone la fluidità e facendo di conseguenza crescere l’inquinamento atmosferico – prosegue il vicepresidente di Conftrasporto – Le misure adottate dall’Austria e condivise dai partecipanti al vertice di venerdì scorso non solo sono repressive e vanno contro l’Unione europea, ma danneggiano l’intera economia del nostro Paese, che si muove grazie al sistema dei trasporti. Un sistema – conclude Uggè – che non può essere bloccato né limitato in questo modo assurdo”.

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