BANCA D’ITALIA – CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE

4 Giugno 2020 TUTTE LE CIRCOLARI

29 maggio 2020 – “Autorità, Signori Partecipanti, Signore, Signori, dall’inizio dell’anno la rapida diffusione in tutto il mondo del nuovo coronavirus ha causato una gravissima emergenza sanitaria, milioni di persone sono state colpite, centinaia di migliaia hanno perso la vita.

Il contenimento della pandemia ha reso necessarie l’introduzione di misure drastiche di limitazione delle libertà personali di movimento e di interazione sociale, la sospensione della didattica in presenza nelle scuole e nelle università, la chiusura temporanea di molte attività produttive.

È una crisi senza precedenti nella storia recente, che mette a dura prova l’organizzazione e la tenuta dell’economia e della società. La propagazione del virus ha avuto forti ripercussioni finanziarie, con un massiccio spostamento di fondi verso le attività ritenute più sicure e un calo repentino della liquidità dei mercati.

Sono crollate le quotazioni del petrolio, delle azioni e delle obbligazioni di società con merito di credito meno elevato. Bruschi deflussi di capitali hanno causato un ampio deprezzamento delle valute dei paesi emergenti. I rischi di instabilità sono notevolmente aumentati.Gli effetti immediati sull’attività produttiva mondiale sono stati marcati”.

Eppure, “Nessuno deve perdere la speranza” neanche di fronte alla crisi più drammatica che ha colpito il mondo, “una crisi senza precedenti nella storia recente, che mette a dura prova l’organizzazione e la tenuta dell’economia e della società”. E non deve farlo l’Italia, che nonostante le difficoltà economiche, il forte debito pubblico, la disoccupazione, ha grandi risorse per ripartire, né deve farlo l’Europa.

Certo sono emersi dati estremamente preoccupanti: “Ad aprile il 38% dei mutuatari ha affermato di avere difficoltà nel pagare le rate a causa dell’epidemia di Covid-19”. “La percentuale – si rileva – è più elevata tra i lavoratori autonomi e tra quelli impiegati nel settore del commercio e della ristorazione (52% e 64%, rispettivamente)”. …“L’emergenza sanitaria e i provvedimenti di sospensione delle attività produttive adottati per contenerla hanno determinato un marcato deterioramento della condizione economica per l’insieme delle famiglie ”Gli effetti della pandemia si riscontrano un po’ ovunque, rimane il messaggio di speranza, anche in conclusione delle Considerazioni Finali del Governatore: “Oggi da più parti si dice: “insieme ce la faremo”.

Lo diciamo anche noi: ma purché non sia detto solo con ottimismo retorico, bensì per assumere collettivamente un impegno concreto. Ce la faremo con scelte mature, consapevoli, guardando lontano. Ce la faremo partendo dai punti di forza di cui qualche volta ci scordiamo; affrontando finalmente le debolezze che qualche volta non vogliamo vedere.

Molti hanno perso la vita, molti piangono i loro cari, molti temono per il proprio lavoro. Nessuno deve perdere la speranza”.

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