Il nostro Presidente ci ha lasciato.
Dopo una lunga degenza, il Presidente della FAI di Ferrara, Roberto Grechi ci ha lasciato. Presidente dal 2009, ha instancabilmente lottato per la categoria. La sua passione e la sua determinazione rimarranno indelebili in tutti noi e ci guideranno nelle sfide future.
Tutta la Fai di Ferrara abbraccia la moglie Deanna ed i figli Stefano e Rodolfo.
Sono sincero, sono passati dieci giorni dalla scomparsa del nostro Presidente e amico da tanti anni, ed anche ora non so cosa scriverò, o meglio, è ormai la decima volta che riscrivo questo articolo, perché non mi sembra mai abbastanza degno di Roberto.
Quando si diventa orfani di una “guerriero” come Roberto Grechi, la consapevolezza tarda ad arrivare. Non scriverò dei sui traguardi e delle sue numerose cariche, già elencate da altre testate e risapute da chi lo conosceva. Il mio pensiero in questi giorni è andato inevitabilmente nei “vuoti” che ha creato la sua prematura scomparsa, ma anche all’eredità che ha voluto lasciare, tanto quelle materiali quanto, e soprattutto, dell’incondizionata passione che ci ha trasmesso per questo settore. Di lui, professionalmente, voglio solo ricordare una cosa: Come un Davide contro Golia, ha sempre rincorso, promosso e tentato di costruire, da qualsiasi incarico ricoprisse, la più difficile sfida dell’autotrasporto e della politica, la grande Chimera di settore, l’Unità. L’unità di intenti, di obiettivi, l’unità come identità, come unico e migliore strumento per raggiungere un obbiettivo comune e mai personale.
Tempo fa lessi, per caso, un curioso libro di Paolo Coelho e di cui ho ricordato una frase, con la quale vi voglio lasciare, perché ben interpreta, ciò che Roberto mi ha trasmesso in tutti questi anni di amicizia e collaborazione, la sua eredità più grande per me e per la FAI di Ferrara.
Dal “Manuale del Guerriero della Luce” di Paulo Coelho:
“Tutte le strade del mondo conducono al cuore del guerriero: egli si immerge senza esitazione nel fiume di passioni che scorre attraverso la vita. Il guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia.
Accetta le proprie passioni, e le vive intensamente. Sa che non è necessario rinunciare all’entusiasmo delle conquiste: esse fanno parte della vita, e ne gioisce con tutti coloro che ne partecipano.
Ma non perde mai di vista le cose durature, e i solidi legami creati attraverso il tempo. Un guerriero sa distinguere ciò che è transitorio da quello che è definitivo.“
Giuseppe Montagnese – Segretario Provinciale
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