BRENNERO, TIR IN CODA PER 50 KM: RISCHIO TENSIONI TRA GLI AUTOTRASPORTATORI CONFTRASPORTO SCRIVE AL GOVERNO: “INTERVENIRE CON FORZA SULL’AUSTRIA”

12 Marzo 2020 TUTTE LE CIRCOLARI

BRENNERO: con i controlli dell’Austria – con il fermo dei mezzi lungo i confini italiani e tedeschi (analogo provvedimento è stato preso anche sul confine nord austriaco) – si rischia un aumento vertiginoso della tensione tra gli autotrasportatori.

A dirlo è Conftrasporto-Confcommercio, che sottolinea anche un aumento dell’inquinamento atmosferico nei paesi a ridosso del valico, che contraddice gli obiettivi di salvaguardia ambientale tanto cari all’Austria stessa, alla base delle già forti limitazioni al transito dei Tir imposte da Vienna negli ultimi anni.

La Confederazione delle imprese del trasporto e della logistica che fa capo a Confcommercio oggi ha inviato una lettera al Governo chiedendo di intervenire con forza.

“Il rischio concreto, abbiamo il dovere di evidenziarlo a maggior ragione in un momento così complicato, è di avere manifestazioni spontanee incontrollabili di protesta degli autotrasportatori, cosa che in questo momento sarebbe insostenibile per tutti noi compresi”, avverte il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che è anche alla guida della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai).

“Pertanto – riporta la lettera di Conftrasporto al Governo – Vi preghiamo di intervenire con forza nei confronti del Governo austriaco per tutelare gli interessi dell’Italia e soprattutto per cercare di rasserenare il clima già estremamente teso, individuando procedure più di controllo più snelle e potenziando i meccanismi attuali di controllo anche attraverso il coinvolgimento diretto del personale italiano.

“Ben vengano i controlli – premette Uggè – ma non vorremmo che l’Austria approfitti della situazione, il che sarebbe a dir poco disdicevole considerato il clima di emergenza, per applicare quello che ha cercato di fare negli ultimi anni: il blocco del trasporto stradale”.

“Inutile ricordare come per il nostro sistema produttivo sia indispensabile poter continuare, se si vuole ancor di più ora, a trasportare le nostre merci verso la Germania e il centro-nord Europa, primo territorio per l’export italiano”, conclude il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio.

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