Circ. 25/337 – Bando LogIn Businness. Dichiarazione inizio progetto. Approvazione elenco imprese con il relativo ed indispensabile codice CUP, D.D. 10/12/2025, n. 269

11 Dicembre 2025 TUTTE LE CIRCOLARI

Circ. 25/337 – Oggetto: Bando LogIn Businness. Dichiarazione inizio progetto. Approvazione elenco imprese con il relativo ed indispensabile codice CUP, D.D. 10/12/2025, n. 269

Con il decreto dirigenziale 10 dicembre 2025, n. 269, il Ministero Infrastrutture e Trasporti ha emanato le disposizioni per l’avvio della documentazione di rendicontazione relativa ai progetti per la digitalizzazione della catena logistica, indicati nelle domande presentate dalle imprese nello scorso mese di settembre, ai sensi del cd. Bando Log In Business di cui al D.D. 16/7/2025 (cfr. circolari FAI/Conftrasporto 25243 del 28 agosto 2025 e 25301 del 24/10/2025).

A tal fine il Ministero ha disposto che tutte le imprese presenti nell’elenco di quelle che hanno fatto domanda e sono state quindi ammesse al contributo, con riserva di verifica dell’importo preventivato, sono tenute a presentare una dichiarazione d’inizio progetto attestante:

  • l’avvenuto inizio delle attività progettuali e
  • l’ammontare delle spese sostenute fino alla data del 15 dicembre 2025.

Tale dichiarazione andrà presentata a partire dal 16 dicembre ed entro e non oltre il 31 dicembre 2025, attraverso la piattaforma “LogIN Business” accessibile dai siti web del Ministero www.mit.gov.it  e di RAM S.p.A. www.ramspa.it, accedendo attraverso identità digitale del soggetto proponente (legale rappresentante o delegato), nella sezione “dichiarazione inizio progetto”.

La dichiarazione potrà essere facoltativamente corredata dai seguenti allegati: preventivi, contratti, atti di acquisto, SAL, fatture, copie dei bonifici di pagamento, estratti conto.

Relativamente alle fatture il decreto in esame, dopo aver approvato l’elenco delle imprese (vedi allegato) con i relativi Codici Unici del Progetto (CUP), obbliga le stesse (ai sensi della normativa relativa ai contributi erogati dalla pubblica amministrazione) a far riportare su quelle emesse successivamente alla data odierna detto codice fin dall’origine (al riguardo le aziende beneficiarie dovranno comunicare il codice CUP ai propri fornitori affinché provvedano ad inserirlo nelle fatture ancora da emettere).

Per quelle emesse prima della comunicazione (e per quelle estere) viene prevista una successiva annotazione effettuata secondo una delle seguenti modalità alternative (art. 4):

a) stampare il documento di spesa apponendo il riferimento al codice CUP con scrittura indelebile che, in ogni caso, dovrà essere conservata ai sensi dell’articolo 34, comma 6, del d.P.R. n. 600 del 1973 (il quale rinvia al successivo articolo 39 del medesimo decreto IVA);

b) realizzare un’integrazione elettronica da unire all’originale e conservare insieme allo stesso con le modalità indicate, seppur in tema di inversione contabile, nella circolare n. 14/E del 2019 dell’Agenzia delle Entrate; nello specifico, l’integrazione elettronica della fattura senza CUP è possibile utilizzando il codice di autofattura/integrazione predisposto dall’Agenzia delle Entrate (TD20);

c) solo per le fatture elettroniche, mediante l’emissione da parte del fornitore di nota di credito volta ad annullare il titolo di spesa non indicante il CUP e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa che preveda tale indicazione

Rendicontazione finale

L’articolo 3 del decreto in esame dispone circa la rendicontazione finale, che andrà effettuata entro e non oltre il 30 aprile 2026.

Entro tale data le aziende beneficiarie sono tenute a presentare la documentazione attestante la realizzazione dei progetti attraverso la piattaforma “LogIN Business” accessibile dai siti web del Ministero www.mit.gov.it e di RAM S.p.A. www.ramspa.it, accedendo attraverso identità digitale del soggetto proponente (legale rappresentante o delegato), nella sezione “rendicontazione finale del progetto”.  

In questa sezione vanno riportati i seguenti dati: dichiarazione di realizzazione del progetto; descrizione del progetto; importo totale speso entro il 30/04/2026; importo totale richiesto (in domanda) e IBAN. La documentazione finale va inoltre corredata dai seguenti allegati: autocertificazione del legale rappresentante dell’impresa proponente che le spese rendicontate siano pertinenti all’oggetto di contributo; Informativa antimafia (per importi pari o superiori a 150.000 euro) e tracciabilità dei flussi finanziari.

A comprova dell’avvenuta realizzazione del progetto, la rendicontazione va completata con i seguenti documenti:

A) Per interventi di acquisto:

–  la documentazione contabile attestante la spesa effettivamente sostenuta, comprensiva di contratti, atti di acquisto, fatture quietanzate e relative prove di pagamento tracciabili;

– ogni altra documentazione che l’Amministrazione riterrà necessario richiedere per le finalità di verifica e controllo. 

B) Per interventi di realizzazione:

–  un’analitica descrizione dello stato di avanzamento dell’intervento per il periodo di riferimento;

–  la documentazione contabile attestante la spesa effettivamente sostenuta, comprensiva di contratti, atti di acquisto, fatture quietanzate, notule del personale esterno impegnato, dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del D.P.R. 445/2000 sui costi del personale interno impiegato corredata da cedolini paga, lettere d’incarico e/o ordini di servizio, timesheet o altra documentazione equivalente e relative prove di pagamento tracciabili;

–  ogni altra documentazione che l’Amministrazione riterrà necessario richiedere per le finalità di verifica e controllo.

Erogazione del contributo

L’articolo 5 stabilisce che l’erogazione del contributo avverrà secondo una delle seguenti due modalità alternative:

  1. in un’unica soluzione a saldo, previa verifica della documentazione di rendicontazione finale. Questa modalità è obbligatoria per interventi con costi inferiori 150.000;
  2. per interventi con costi pari o superiori a 150.000 euro: anche mediante un’eventuale anticipazione del 30% (su richiesta), quote intermedie (su richiesta) a stato di avanzamento lavori e una quota a saldo, previa verifica della relativa documentazione di rendicontazione. Le aziende con contributo superiore a 150mila hanno difatti facoltà di richiedere, previa apposita fidejussione pari all’importo richiesto, una eventuale anticipazione del 30% del contributo. Tale richiesta andrà presentata entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente Decreto (10 gennaio 2026), attraverso la piattaforma “LogIN Business” accessibile dai siti web del Ministero www.mit.gov.it e di RAM S.p.A www.ramspa.it, accedendo attraverso identità digitale del soggetto proponente (legale rappresentante o delegato), nella sezione “richiesta anticipazione 30%” (Per quote intermedie e il saldo finale si vedano le disposizioni del comma 3, dell’articolo 5 in esame).  

Da ultimo, la disposizione precisa che il contributo spettante sarà determinato ad esito dell’istruttoria di tutti i documenti di rendicontazione (quindi lascia intendere non prima della prossima estate).

Cordiali saluti

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