Uggè (FAI-conftrasporto): “basta proclami, nel nuovo codice della strada confermare e riattivare i centri di revisione mobile e applicare davvero le norme che già esistono”

20 Luglio 2023 TUTTE LE CIRCOLARI

Uggè (FAI-conftrasporto): “basta proclami, nel nuovo codice della strada confermare e riattivare i centri di revisione mobile e applicare davvero le norme che già esistono”

“Basta proclami: si faccia qualcosa per la sicurezza stradale”Il presidente Fai (Federazione degli autotrasportatori Italiani che aderisce a Conftrasporto), Paolo Uggè, sbotta dopo l’ennesimo incidente stradale, quello avvenuto il 17 luglio scorso sulla A8, e aggiunge: “basterebbe far rispettare le regole che già esistono. Tutte, tempi di pagamento compresi”. “In questi giorni si sono verificati diversi incidenti che hanno visto coinvolti mezzi pesanti. In questo caso, a causare lo sbandamento del camion che ha invaso la corsia opposta, sarebbe stato lo scoppio di uno pneumatico, a quanto riportano i media. C’è da chiedersi in quale stato fosse quella gomma, se il conducente avesse effettuato le ore di riposo previste, quali disposizioni (a volte pressanti) avesse ricevuto per la consegna delle merci. E ancora: la revisione di quel mezzo era stata effettuata, considerate le carenze, più volte segnalate, nelle revisioni ai mezzi pesanti, dovute (anche) all’inefficienza dei centri preposti?”, prosegue Uggè.

“Reputo indispensabile che nel nuovo codice della strada si riprendano i controlli con i CMR (Centri Mobili di Revisione, attualmente inutilizzati) in ogni Regione: sono strumenti preziosissimi sul piano della sicurezza stradale. Questo e altri gravi episodi rilanciano l’esigenza, più volte segnalata da Fai-Conftrasporto, del coinvolgimento delle autorità nel far rispettare leggi che in realtà sono molto chiare. Il Dlgs 286 e il codice della strada – prosegue Uggè – prevedono ad esempio che in caso di incidenti con decessi o feriti gravi si valutino le responsabilità di tutti i componenti la filiera (si chiama responsabilità condivisa): sarebbe utile che il ministero ne verificasse l’applicazione”.

Per Uggè il nodo sono proprio i controlli. Sui tempi di pagamento, di sosta, di attesa al carico-scarico della merce. Tutti elementi che secondo Fai-Conftrasporto si riflettono sull’attività di guida e sulle condizioni dei conducenti. “All’estero, ad esempio nel settore delle merci pericolose, la committenza è molto attenta al rispetto di queste disposizioni”, conclude il presidente di Fai-Conftrasporto.

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