Autotrasporto in ostaggio del traffico: la FAI chiede interventi urgenti sulla A1 nel tratto toscano

2 Luglio 2025 TUTTE LE CIRCOLARI

Autotrasporto in ostaggio del traffico: la FAI chiede interventi urgenti sulla A1 nel tratto toscano

Il Segretario Generale della FAI – Federazione degli Autotrasportatori Italiani – Carlotta Caponi interviene con forza per denunciare la gravissima situazione in cui versa la circolazione nel tratto toscano dell’Autostrada A1, in particolare in direzione Nord tra Incisa Valdarno e Barberino del Mugello.

“Da settimane – spiega il Segretario – riceviamo continue segnalazioni da parte delle nostre aziende associate, stremate dalle code chilometriche che si formano quotidianamente lungo questa direttrice strategica per il trasporto nazionale e internazionale.”

La situazione è resa ancor più inaccettabile se si considera che già nel 2016, in occasione dell’inaugurazione della galleria a tre corsie in direzione sud, l’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi annunciava la conclusione dell’intervento anche in direzione nord entro due anni. A distanza di quasi un decennio, invece, l’arteria resta incompleta, congestionata e assolutamente inadeguata a sostenere i flussi attuali di traffico pesante.

A questa criticità si sommano le continue chiusure notturne, un traffico già pesantemente compromesso nella zona fiorentina e, da ultimo, i lavori sul Viadotto dell’Indiano – unico percorso alternativo alla A1 – che resteranno attivi per due mesi, aggravando ulteriormente la situazione

“Per i nostri associati – continua il Segretario – il rispetto dei tempi di guida e riposo diventa pressoché impossibile. Si tratta di aziende che operano in settori strategici, come il trasporto di merce destinata all’export per il comparto fashion, che non possono permettersi ritardi. Ma oggi è l’intero comparto dell’autotrasporto a pagare un prezzo insostenibile

La FAI chiede quindi con urgenza:

La riduzione al minimo dei lavori stradali nei tratti più critici, soprattutto in vista dell’esodo estivo;

Un tavolo di confronto immediato tra MIT, Autostrade per l’Italia, Regione Toscana e rappresentanze del settore;

Maggiore tolleranza nelle verifiche sui tempi di guida, nei casi in cui sia documentabile l’attesa in coda causata da lavori o disservizi.

“Il nostro settore non può essere lasciato solo. Servono risposte concrete e immediate. Il Paese non può permettersi che chi trasporta la sua economia resti intrappolato ogni giorno nel traffico.”

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